L’opera è composta da quattro sculture in gesso poste su piedistalli di legno. Essa è caratterizzata da un forte ed avvolgente movimento delle masse. Forme addensate morbidamente, come panneggi, di una materia leggera, modulata e percorsa da segni. La patinatura del gesso e della polvere di marmo è curata con maestria, restituisce all’opera la sensazione anche tattile della materia. Le forme simulano l’attrezzo agricolo, implicando quelle suggestioni e quelle manualità legate alla vita pratica del mondo rurale e artigianale. Si nota il forte legame con la terra che Andrea ha trasmesso da sempre nelle sue opere. I solchi rappresentano, per l’artista e per tutti noi quei segni indelebili che ci portiamo dentro durante tutta la nostra vita ma che sono spesso alternate da momenti leggeri e spensierati come la terra che si solleva senza alcun sforzo al passaggio dell’aratro.
Questi quattro calchi all’apparenza uguali sono in realtà diversi fra loro perché ogni solco, ogni piccola rada assume un significato ed un valore diverso quando viene impresso nella materia. Attualmente l’opera di Martone è situata al centro della prima sala del Palazzo delle Arti di Capodrise e domina l’ingresso della collezione in quanto la vita artistica di Andrea Martone è uno dei pilastri della comunità capodrisana.